venerdì 4 luglio 2008

COMUNICATO ANSA

Questo comunicato ANSA apparso in rete è sparito poco dopo. Visto che io l'ho salvato ve lo propongo. E' qualcosa su cui riflettere.

*L'INCENERITORE DI BRESCIA INQUINA? LO SI CEDE A NAPOLI* NAPOLI -
Sopralluoghi, incontri, ricognizioni. Il presidente del Consiglio Silvio
Berlusconi torna tra poche ore a Napoli per fare nuovamente il punto
sull'emergenza rifiuti. Arriva quando oltre 6mila famiglie, in città, hanno
dato il via alla raccolta differenziata e quando un ricercatore del Cnr
lancia un allarme sulla validità del termovalorizzatore. Il Cnr prende le
distanze dalle sue posizioni, ma lui intanto dice: "l'inceneritore, anche
quello di Brescia, inquina". E dire che il premier farà il punto sulla
situazione proprio ad Acerra, nel cantiere del termovalorizzatore che
dovrebbe rappresentare una svolta in questa lunga emergenza.


Una logica, quella dell'incenerimento, che viene bocciata senza
riserve da *Ennio
Italico Noviello, primo ricercatore dell'area ricerca del Cnr di Roma* dal
quale Sesto Viticoli, direttore del Dipartimento progettazione molecolare
Cnr, prende le distanze precisando che "*non rappresenta la posizione
dell'Ente*". "L'incenerimento trasforma i rifiuti da solidi in aeroformi, ma
restano tossici e nocivi - ha detto Noviello - E, infatti, in Giappone, uno
dei primi paesi a utilizzare questa tecnologia, stanno rapidamente facendo
marcia indietro". Poi, lancia ancora un altro allarme. Secondo Noviello
"Brescia avrebbe proposto di vendere l'intero impianto alla Campania". "L'ho
saputo proprio stamattina - ha spiegato Noviello in un incontro a Napoli -
La proposta era di cederlo per 25 milioni di euro, cioé meno di quanto serve
per completare quello di Acerra". Una proposta "giustificata dal fatto che
quell'impianto sta inquinando l'intera Lombardia. A Brescia non c'é un solo
allevamento di bovini che sia senza diossina".



Intanto parte dal quartiere dei Colli Aminei, la nuova campagna 'Porta a
porta' per la raccolta differenziata a Napoli che coinvolgerà 18.817
abitanti, 6.917 famiglie e 732 utenze non domestiche. Un primo passo che
entro il 2008, così come previsto dal piano per l'attivazione della raccolta
differenziata, mira a coinvolgere 100mila napoletani. Anche gli alpini
saranno impegnati per far fronte all'emergenza.

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